La crisi economica scaturita in seguito alla pandemia Covid19 ha causato ampie perdite nel settore del trasporto marittimo, tra impossibilità di muovere merci alla chiusura di aree portuali.
Tra le misure varate dal governo per contrastare il fallimento di numerose attività commerciali vi è quella riguardante la riduzione dei canoni demaniali marittimi.
Sono svariate le attività che fanno parte del demanio statale marittimo. Si pensi a tutte quelle che fanno capo a connessioni dirette con il mare come pesca, navigazione o che consentono la fruizione a favore della collettività come stabilimenti balneari, porti ecc..
L’ADSP (Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno Meridionale e Ionio) che aveva già esteso al 31 luglio la riduzione di tali canoni, ha confermato la misura per far fronte al calo della produttività protrattasi anche nel periodo successivo al lockdown.
Il provvedimento stabilito dal presidente dell’ente Andrea Agostinelli prevede l’abbattimento del canone fino ad un massimo del 95%, rispetto alla normale quota annuale prevista.
Inoltre, per poter agevolare ancora di più tale processo,sono state notevolmente snellite le pratiche burocratiche con una modulistica che renderà ancora più rapida l’istruttoria per ricevere i suddetti benefici economici.