Conftrasporto e Confcommercio hanno collaborato alla realizzazione di un documento in grado di guidare verso un corretto utilizzo dei fondi previsti dal Recovery Fund.
Il manifesto sintetizza in tre punti fondamentali la chiave di una corretta gestione delle risorse economiche: formazione e lavoro, transizione verso un mondo green e digitale e infrastrutture per la mobilità.
Per quanto riguarda il primo punto, si propongono investimenti per gli Istituti Superiori della logistica e del mare e una forte spinta verso le piattaforme e-learning. Non mancherebbero incentivi a sostegno degli studenti, come borse di studio per i corsi di perfezionamento e i master universitari.
Lo sviluppo green, invece, non potrà prescindere da un piano economico relativo al rinnovo del parco veicoli volto alla sostenibilità, oltre a un finanziamento a supporto dei trasporti marittimi. Al centro del manifesto anche la diffusione del gas naturale liquefatto (GNL), ricavato da depurazione, disidratazione e - in seguito - raffreddamento e condensazione del gas naturale (GN).
Infine, lo sviluppo delle infrastrutture per la mobilità, considerate fondamentali su scala internazionale. A tal proposito il documento pone l’accento su tre progetti nello specifico, ovvero il corridoio Scandinavo-Mediterraneo, il corridoio Reno-Alpi e quello Mediterraneo. Per quest’ultimo risulterebbe fondamentale il completamento della Tav Torino-Lione e dell’alta velocità in Veneto.
«Nei porti, l’obiettivo è quello di un piano che assicuri piena copertura finanziaria alle priorità nazionali indicate nell’allegato al DEF Italia Veloce» recita il manifesto, «l’intermodalità ferroviaria dovrà comparire fra gli interventi connessi all’ultimo miglio dei porti».