La nave, in passato di proprietà della joint venture Ellevi Shipping Srl, è stata incendiata dalla deflagrazione che ha colpito la capitale libanese.
L’imbarcazione fu ceduta al gruppo libanese Abou Merhi ed era ormeggiata nel porto di Beirut dallo scorso giugno.
Fino allo scoppio della pandemia il bastimento – ribattezzato poi Orient Queen – navigava sotto la bandiera bahamense e realizzava crociere tra le isole greche e la Turchia.
La tv araba Al Jazeera ha intervistato Vincenzo Orlandini, membro dell’equipaggio della Orient Queen. «Ho sentito l'esplosione e sono volato sul lato opposto della lobby. Sono atterrato sul tappeto e sono stato fortunato perché penso che mi abbia salvato. La nave è completamente distrutta: le cabine, il salone, tutto». L’uomo era completamente ricoperto di sangue, dopo essere stato coinvolto dalla detonazione, dall’interno della sua nave.
L’esplosione ha colpito la città proprio quindici anni dopo l’autobomba che uccise l’ex primo ministro libanese Rafic Hariri. Al momento sono oltre 100 le vittime e circa 4000 i feriti, ma il bilancio è destinato a salire a causa del grande numero di dispersi. Colpito anche il caporal maggiore Roberto Caldarulo, militare italiano del battaglione Gestione Transiti di Bari.