Il Dl Rilancio è entrato in vigore oramai due mesi fa e mancano poche settimane – o, addirittura, giorni – alla conversione definitiva.
Soltanto a questo punto l’AGCM – Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato – ha deciso di esporsi in merito, segnalando al governo stesso le problematiche che la legge porterebbe con sé.
In particolare, L’Autorità contesta la protrazione dell’accordo per la continuità territoriale marittima tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Compagnia Italiana di Navigazione (CIN). La società – che detiene, tra l'altro, il possesso di Tirrenia – era stata già multata nel 2018 dall’AGCM stessa, assieme a Moby Spa e per una somma totale di 29 milioni. Alla base dell’accusa, la possibilità che le società avrebbero ostacolato le azioni di alcune aziende di logistica, limitando la concorrenza.
Tale proroga – che inizialmente era prevista fino a luglio 2021 e che, ad oggi, è stata anticipata a febbraio 2021 – continua a rappresentare un periodo di tempo smisurato e non adeguato a concludere le attività. La proposta dell'Autorità consiste nella richiesta di ridurre quest'arco di tempo al periodo minimo necessario a individuare i nuovi affidatari del servizio di trasporto marittimo tra la Penisola e le isole. In ogni caso – viene specificato nella lettera alle istituzioni – tale proroga non dovrebbe superare il 31 dicembre 2020.
Altro tema dibattuto è quello relativo al comma dell’articolo 199, che tratta la proroga delle concessioni in ambito portuale. Rimandare il confronto competitivo per il mercato impedirebbe ai vari attori di trarre i benefici che naturalmente derivano dalla concorrenza. Tali manovre dovrebbero essere unicamente finalizzate a superare l'emergenza, in tempi brevi.
L’AGCM si augura che il legislatore riesca a rendersi conto di tali criticità in tempi brevi ma, viste le scadenze, risulta difficile anche soltanto sperarci.