In tutto il mondo, il numero dei membri dell'equipaggio bloccati a bordo delle navi da crociera si aggira attorno ai 100.000.
Senza poter lavorare o sbarcare facendo ritorno alle proprie dimore, la situazione è critica. Come nel caso della Miami Herald. Purtroppo, sul nascere della pandemia, i casi di contagio a bordo delle navi di crociera hanno reso ben nota al mondo la situazione, anche a causa della difficoltà di queste navi di approdare ai porti.
Si pensi ad esempio alla Diamond Princess: dopo quattro mesi passati nella baia di Yokohama ha potuto finalmente, un paio di giorni fa, lasciare il Giappone. Oltre 700 casi di Covid-19 a bordo, e 13 decessi. La Ruby Princess è invece al centro di un'inchiesta penale: nonostante il focolaio presente a bordo infatti, fu permesso a oltre 2700 passeggeri di scendere a Syndney.
Ma far scendere i passeggeri non ha risolto il problema. I membri dell'equipaggio sono passati in secondo piano, trovandosi a vivere in una sorta di limbo. Sono molti i lavoratori che da settimane non ricevono lo stipendio, costretti in cabine piccolissime. A volte pagano di tasca loro i pasti che consumano. A gran voce, i marittimi chiedono di non essere dimenticati.
Tra i probabili intoppi nella gestione, un errore di calcolo delle società. Infatti in molti credevano che l'emergenza sarebbe rientrata in un paio di mesi, concedendo così alle crociere di ripartire già in primavera. La metà dell'equipaggio è stata per questo tenuta a bordo da parte di molte grandi compagnie mondiali, fatta eccezione per MSC Crociere che ha rimpatriato il 73% dei lavoratori. Quando il quadro generale è stato più chiaro, però, con il protrarsi della pandemia, le frontiere di molte nazioni sono rimaste chiuse, rendendo costosi e difficili i viaggi, a volte impossibili.
Altro punto critico, è che il covid-19 non è stato debellato dalle navi, con il rimpatrio dei viaggiatori. Continuano anzi ad emergere nuovi casi positivi a bordo: è così che i membri dell'equipaggio si trovano incastrati nelle cabine che tanto volevano abbandonare, allontanando ancora di più la possibilità di sbarcare sulla terraferma.