Il contratto è scaduto il 31 dicembre 2017. Ogni contratto ha una validità di tre anni. A conti fatti si rischia che il documento, per tempistiche, risulterà terminare poco dopo esser entrato in vigore.
Ragion per cui, quello che entrerà in vigore, ragionevolmente, scadrà poco dopo esser stato firmato e accettato dalle parti.
Il prossimo contratto infatti coprirà dal 2018 al 2020 e nonostante le tempistiche, si è di fatto già fuori tempo utile, i lavori sul tema procedono lenti.
Già a settembre 2017 le sigle delle segreterie nazionali Filt-Fit e Uilt avevano più volte segnalato la ristrettezza dei tempi a disposizione, giacché il contratto sarebbe scaduto lo stesso anno, nel mese di dicembre.
Sono stati messi in discussione per il nuovo contratto dei punti salienti, legati alla vita dei lavoratori del settore marittimo, tra questi: la durata triennale del Contratto Unico, lo snellimento dei rapporti con le sigle sindacali attraverso le figure di Rappresentanza Sindacale Aziendale (R.S.U. e R.L.S.), il puntare sul lavoro a tempo indeterminato agendo sugli strumenti esistenti, l’aggiornamento delle tabelle equipaggio in modo da allineare con le norme esistenti a livello sia nazionale che internazionale, il rendere coerenti i tempi di imbarco del lavoratore a seconda del servizio a cui è destinata la nave, la definizione dei criteri di imbarco degli allievi, l’adattamento dei contenuti normativi e retributivi relativamente alla sezione contrattuale n. 13 (Non Doms), il ricalcolo della retribuzione degli orari di lavoro extra e legati ai periodi di malattia, il finanziamento dei corsi di formazione, lo stabilimento di regole che definiscano l’alimentazione a bordo, la ridiscussione del welfare aziendale nella tutela della salute del lavoratore e per concludere un focus di analisi sarà richiesto per quanto riguarda i lavori usuranti che si svolgono nel settore della blue economy.