A Torre del Greco multati pescatori che hanno rivenduto al dettaglio uno squalo azzurro

Domenica 2 giugno, sulla banchina di Levante del porto di Torre del Greco, gli uomini della Guardia Costiera hanno rilevato la presenza di uno squalo azzurro.

L’animale, pescato illegalmente, era stato destinato alla vendita al dettaglio.

L’esemplare appartiene ad una specie commestibile, nello specifico alla famiglia del “Prionace glauca”, meglio conosciuto come “squalo azzurro”.

L’episodio pone l’accento sull’annosa questione della pesca non autorizzata.

Oltre al danno economico che colpisce il settore che lavora legalmente, non è da sottovalutare l’impatto negativo che questa pratica comporta a livello ambientale.

La pesca non autorizzata oltre ad essere pericolosa, in quanto si può finire col mettere in commercio prodotti non edibili, influisce pesantemente sull’equilibrio del delicato habitat marino.

La Capitaneria di Porto invita gli acquirenti a prestare maggiore attenzione nell’atto della spesa, puntando su scelte etiche e sostenibili da un lato, dall’altro sul rispetto delle leggi vigenti.

Il comandante Marco Patrick Mincio a seguito delle operazioni condotte ha appurato che l’esemplare era stato catturato illegalmente. Ragion per cui, tutti i responsabili sono stati multati per commercializzazione di prodotto ittico proveniente dalla pesca sportiva.

La Capitaneria di Porto di Torre del Greco in una nota ufficiale ha dichiarato:«Si invita la cittadinanza all’acquisto di pescato proveniente unicamente dalla pesca professionale, venduto, pertanto, dal bordo dei pescherecci locali ovvero nelle pescherie. Ciò al fine di non alimentare altre forme di pesca illegali che sovrapponendosi alla pesca autorizzata, vanno ad alterare in modo incontrollato la catena alimentare del Golfo con inevitabili ripercussioni sull’habitat marino».