Uiltrasporti. P. Fantappie . CRISI NEWTTTLINES: 170 MARITTIMI IMPROVVISAMENTE LICENZIATI. LA UILTRASPORTI SI OPPONE CON FERMEZZA.
“Sono passate poche settimane da quando la NewTTTLines, società marittima che opera con due navi sulla tratta Napoli-Catania e che vede impiegati 150 marittimi di equipaggio e 20 lavoratori per i servizi sulla terraferma, ha messo in disarmo entrambe le navi per fine noleggio.
Le navi, di proprietà una di Grimaldi Group e l’altra di Caronte&Tourist, erano state noleggiate a scafo nudo, ovvero senza equipaggio, e con un contratto con scadenza naturale al 20 aprile 2018.
Di conseguenza, visto che non vi era stato alcun rinnovo di noleggio, il giorno della riconsegna le due navi ritornavano ai proprietari così come venivano consegnate, ovvero a scafo nudo, senza alcun equipaggio a bordo né a terra.
È così che improvvisamente 170 lavoratori si sono ritrovati licenziati e senza lavoro, questione aggravata dal non aver rispettato la normativa che prevede, prima di qualsiasi altra decisione, l’apertura della procedura di crisi.
Ad oggi si attende ancora di conoscere i motivi che hanno portato la società a procedere senza alcun avvertimento alle Organizzazioni sindacali riguardo la scelta di non rinnovare il noleggio, e ci si domanda come mai non ci sia stato alcun confronto come previsto dall’ordinamento, per un percorso che porti a una soluzione di riassorbimento dei marittimi prima del termine dei noleggi, preferendo invece la diretta espulsione di 170 lavoratori.
La risposta della Uiltrasporti è stata pronta ed efficace, e con il supporto di Filt-Cgil e Fit-Cisl, è stato condannato il comportamento di NewTTTLines, ed è seguita l’immediata richiesta di apertura del tavolo di crisi. Grazie a questa prima azioni sono stati riassorbiti da i proprietari di entrambi le navi i marittimi imbarcati a bordo. Ora si combatte per i marittimi sbarcati per avvicendamento e i 20 lavoratori a terra.
In data 3 maggio è stato fissato il primo incontro tra le parti preso la sede di Confitarma, per trovare un accordo che tuteli il lavoro di tutti gli impiegati della NewTTTLines, e non solo per una parte di essi. Nel frattempo la NewTTTLines ha motivato la chiusura dell’azienda con il ridimensionamento del mercato in cui opera a causa di troppi soggetti sulle medesime tratte commerciali, accennando tra le righe alle diatribe commerciali che interessano il cabotaggio italiano.
La scelta di Uiltrasporti fin da subito è quella di tenerci fuori e ben distanti dalle varie tifoserie che ormai pervadono il mondo associazionistico armatoriale ed anche sindacale, diviso nelle squadre degli Onorato o dei Grimaldi.
Riteniamo anche che quanto sta avvenendo sia l’effetto di un’azione pilotata dagli stessi armatori, volta a creare divisioni e spaccature tra i marittimi e tra i sindacati, funzionali ad esasperare ancor di più la flessibilità e la precarietà che contraddistinguono questo settore, benché tanto importante per l’economia e lo sviluppo sociale del Paese.
Siamo convinti che lo scontro tra Onorato e Grimaldi non debba influenzare né le parti sociali né le associazioni, né tanto meno la vertenza di NewTTTLines, che coinvolge 170 famiglie; anche se nei fatti purtroppo lo scontro tra i due armatori napoletani lo si è sentito e non ha certo contribuito alla soluzione della vertenza. Il solo obiettivo che intendiamo e che crediamo fermamente si debba perseguire, è il miglioramento delle condizioni di lavoro dei marittimi e la tutela dei loro diritti.
Contiamo, a partire dall’incontro del 3 maggio, di ottenere risposte concrete che, come Uiltrasporti, devono riguardare il riassorbimento nel loro normale lavoro (turno particolare) di tutti i marittimi imbarcati sulle due navi o sbarcati per il recupero dei riposi non goduti, e la garanzia occupazionale per il personale di terra.
Il nostro impegno è quello di gestire al meglio la vertenza e ridare dignità e tutela ai 170 marittimi coinvolti in questa drammatica vicenda, senza fare sconti a nessuno, che si chiami Grimaldi o che si chiami Onorato, ben consapevoli che il nostro compito è di difendere il popolo marittimo; a difendere Grimaldi o Onorato che ci pensino le loro rispettive associazioni armatoriali!
La speranza che abbiamo è quella di rimanere uniti tutti insieme e senza alcuno sconfinamento in campi che non sono i nostri, perché solo così potremo ridare dignità ai marittimi di oggi ed ai marittimi del futuro, scongiurando definitivamente altri casi simili od uguali a quello della NewTTTLines.