Collegio Nazionale Capitani

Confitarma cerca di salvare l'unità. Dividersi non serve, afferma Grimaldi

Articolo di martedì 12 settembre 2017



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Le parole del presidente uscente di Confitarma Manuel Grimaldi sono un’incitazione a restare uniti: “Dividere il nostro mondo è il contrario di quello che serve in questo momento”, dice.

È il Messaggero a diffondere la notizia riguardante le “grandi manovre per salvare l’unità di Confitarma: il fronte che guarda a Manuel Grimaldi corteggia infatti i fuoriusciti come Cesare D’amico e Stefano Messinta, pronto a offrire loro anche vicepresidenze pesanti nel direttivo”.

Dall’altro lato vediamo la Msc con a capo Gialuigi Aponte che, come apprendiamo dal Messaggero, “porta avanti il suo progetto di creare conVincenzo Onorato una Confmare nel perimetro di Confcommercio; ma mettendo assieme armatori, agenti marittimi e mondo della logistica”.

“C’è soprattutto il tentativo di portare nel cabotaggio gli sgravi contributivi per i marittimi soltanto per chi ha flotte composte da italiani e comunitari, come prevede l’emendamento Cociancich alla legge Comunitaria del 2016”, ricorda Francesco Pacifico su Il Messaggero.

Un contrasto che va avanti da mesi e senza esclusione di colpi. Ricordiamo la replica di Vincenzo Onorato alle dichiarazioni rilasciate dal presidente di Confitarma Manuel Grimaldi: “Leggo, non senza trattenere un sorriso, la cortina fumogena che il presidente della Confitarma Manuel Grimaldi sta alzando intorno al problema dell’occupazione dei marittimi italiani. Il tutto per continuare a perpetrare il delitto di sfruttare gli extracomunitari e lasciare disoccupati gli italiani”. Manuel Grimaldi aveva puntato il dito contro Onorato, sostenendo che la sua fosse una battaglia demagogica in favore di chi lavora sulle navi “con il solo fine di perseguire vantaggi personali”.


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