Collegio Nazionale Capitani

Filt Cgil - riconoscere il lavoro portuale come usurante

Articolo di venerdì 23 giugno 2017



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Genova - Giacomo Santoro, segretario generale della Filt Cgil Genova dichiara che è tempo di riconoscere il lavoro portuale come lavoro usurante. «Serve una rapida modifica della legge sul riordino della legislazione in materia portuale, che il lavoro portuale venga riconosciuto come lavoro usurante».

Nello specifico, la Filt Cgil chiede che «si proceda rapidamente alla modifica della legge sul riordino della legislazione in materia portuale, che il lavoro portuale venga riconosciuto come lavoro usurante, che venga costituito un fondo di categoria quale strumento per accompagnare i lavoratori portuali alla pensione. Questi due ultimi punti in particolare sono fondamentali per assicurare un ricambio generazionale che permetta di far entrare nuova linfa sulle banchine, creando nuovi posti di lavoro».

Santoro ricorda anche come «a un anno dall’inizio del confronto con il ministero dei trasporti e le organizzazioni sindacali sulle questioni legate alla riforma portuale ci sia l’urgenza di atti concreti a tutela del Porto e del sistema portuale nazionale», e poi termina invitando tutti (soprattutto il governo) a una «presa di posizione», nei confronti del braccio di ferro in corso in Spagna tra Governo e portuali. «A questi ultimi, che stanno lottando contro lo smantellamento del sistema portuale va la solidarietà della Filt Cgil di Genova».

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