"La Flotta sarda fu un'operazione sacrosanta che, come
certificato dall'antitrust, determinò un significativo effetto calmiere sui
prezzi dei collegamenti marittimi in un momento in cui la Sardegna veniva
strangolata dal caro traghetti degli armatori".
È così che la pensa Ugo Cappellacci, il coordinatore regionale di Forza Italia,
che prende le parti delle navi con i quattro mori, a seguito dei controlli
della Corte dei Conti,
difendendo l'iniziativa delle navi con i quattro mori, dopo le sanzioni della
Corte dei Conti.
"Centinaia di migliaia di passeggeri, che altrimenti sarebbero andati altrove, furono trasportati in Sardegna con personale e agroalimentare sardo a bordo - come ricorda l'ex presidente della Regione - La sofferenza finanziaria della Saremar ha altre origini ed in particolare nei crediti non onorati dalla vecchia Tirrenia. La sanzione UE è un'ingiustizia assoluta: perché la Regione può finanziare gli aerei e i bus, ma quando fa la stessa cosa con le navi viene sanzionata? Sul punto abbiamo presentato un ricorso e auspichiamo che la Giunta regionale attuale continui a seguirlo con la dovuta attenzione.
Ed è sul sistema Tirrenia - ha proseguito Cappellacci - che ancora oggi si dovrebbero aggiungere migliaia di riflettori: la compagnia percepisce ben 72 milioni di euro l'anno e a causa dell'accordo firmato da Pigliaru ha ottenuto un taglio delle rotte senza nessun beneficio per i sardi. Né è un fatto trascurabile che l'acquirente della compagnia abbia già saltato il pagamento di una rata scaduta un anno fa, nel silenzio della Regione e dello Stato centrale. Basta leggere le vicende degli ultimi giorni, compresa quella della Corridoni di Olbia, per avere conferma che il sistema Tirrenia, oggi come ieri, nuoce gravemente alla Sardegna".