Il Sisi è lo Shanghai International shipping institute ed ha calcolato che nel 2030, il traffico delle merci in Cina raggiungerà e forse supererà i 25 miliardi di tonnellate, il che significa che la Cina raddoppierà, in soli 15 anni, il livello attuale di traffico marittimo di merci.

Se qualcuno dubitava del potere marittimo dell'immenso paese asiatico dalla bandiera rossa, nei prossimi anni dovrà accettare i numeri incredibili che movimenterà la Cina.
Secondo gli studi del Sisi, infatti, pare che la Cina controllerà oltre il 15% del traffico mondiale; un quarto di questi trasporti avverrà su container per un totale di mezzo miliardo di teu annuali (per fare un termine di paragone, l'Italia movimenta dieci milioni di teu all'anno).

Tutti i colossi del trasporto marittimo si preparino a rinunciare ai loro primati, in soli cinque anni la Cina potrà avere un numero di mercantili maggiore di Giappone e Germania e supererà addirittura la Grecia come potenza armatoriale.

Il rapporto tra armatori cinesi e bandiere straniere invece resterà grosso modo invariato, nel 2030 delle navi controllate da compagnie cinesi il 90% batteranno bandiera straniera.

I nuovi scenari non andranno ad intaccare gli arbitrati internazionali, di cui la capitale rimarrà Londra, seguita da New York per poi vedere Singapore e Hong Kong.