Collegio Nazionale Capitani

Gli armatori Italiani di traghetti definiscono le strategie per i carburanti del futuro

Articolo di martedì 28 maggio 2024



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Durante il Business Meeting di SHIPPING ITALY svoltosi recentemente a Napoli , è emersa l'incertezza riguardo al futuro dei carburanti marittimi. Matteo Catani di GNV ha descritto la situazione come complessa e incerta, paragonandola a una "domanda delle cento pistole". Tuttavia, alcune tendenze stanno iniziando a delinearsi tra le compagnie di navigazione italiane.

Il Gruppo Grimaldi, rappresentato da Dario Bocchetti, ha escluso l'ammoniaca per i traghetti passeggeri a causa della sua tossicità, considerandola invece per le navi car carrier. Ha inoltre menzionato il bio-fuel e il metanolo come possibili alternative. Giorgio Barabino di Shell ha indicato il GNL e il bio-diesel (Fame) come opzioni attuali, con un futuro che potrebbe vedere l'uso di bio-GNL e carburanti sintetici. Ha escluso l'ammoniaca per ora e ha criticato il metanolo per i costi non sostenibili.

Catani di GNV ha affermato che il GNL è l'unica opzione attuale, con un interesse per il bio-LNG, sebbene la disponibilità sia limitata. Guardando al futuro, il metanolo prodotto con energia rinnovabile potrebbe diventare il carburante predominante per raggiungere l'obiettivo del net zero entro il 2050, ma restano incertezze sulla produzione e disponibilità.

Lorenzo Matacena di Caronte & Tourist ha menzionato l'uso del biometano, che può essere utilizzato con i motori attuali a GNL. Dario Mazzarelli di Biobunker Med ha presentato un biobunker composto da olio combustibile e biodiesel italiani, evidenziando la sfida logistica più che produttiva.

Mauro Iguera di Cambiaso Risso ha rassicurato sull'approccio del settore assicurativo verso la transizione energetica, sottolineando che i carburanti alternativi migliorano la reputazione ESG delle aziende senza aumentare significativamente i rischi. Pierre Mattei di Corsica Ferries ha mostrato fiducia nell'adattamento dei fornitori e operatori.

Infine, Francesco Russo di K-Ships ha invitato a non seguire rigidamente le mode, ma a valutare le tecnologie in base alla tipologia di nave e alla disponibilità del carburante nei porti specifici, sottolineando la necessità di una valutazione tecnica e pratica combinata.

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