La Commissione europea
ha presentato un elenco di 195 progetti nel settore dei trasporti cui
sarà assegnato un finanziamento di 6,7 miliardi di euro a titolo del
meccanismo per collegare l'Europa (Cef).
Secondo le previsioni questo investimento consentirà di sbloccare ulteriori cofinanziamenti pubblici e privati per un importo complessivo di 9,6 miliardi. I progetti selezionati contribuiranno in misura significativa alla digitalizzazione e alla decarbonizzazione dei trasporti, in linea con il più ampio programma politico della Commissione per stimolare la crescita e favorire l'occupazione. Gli Stati membri ammessi a beneficiare del Fondo di coesione (Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica ceca, Estonia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Slovenia) hanno ricevuto quasi l'85% dei finanziamenti, il che contribuirà a colmare le disparità a livello di infrastrutture in tutta l'Ue.
I progetti selezionati sono situati per la maggior parte sulle reti transeuropee centrali dei trasporti (Ten-T).
Tra i progetti beneficiari si annoverano iniziative faro quali il
ripristino della tratta ferroviaria Brasov-Sighisoara in Romania, il
collegamento ferroviario Aveiro-Vilar Formoso in Portogallo, lo sviluppo
della linea ferroviaria a scartamento standard lungo il corridoio
Baltico, l'attuazione del programma di realizzazione SESAR e
l'ammodernamento della linea ferroviaria E30 (sezione Zabrze - Katowice -
Cracovia) in Polonia.
Lanciato nel novembre
2015, il secondo invito a presentare proposte del Cef ha ottenuto 406
proposte di progetti ammissibili a ricevere un finanziamento. Le
richieste di finanziamento Ue, per un totale di 12,49 miliardi di euro,
hanno largamente superato la disponibilità di fondi, il che ha permesso
alla Commissione di selezionare i progetti con il maggiore valore
aggiunto europeo e di assicurare nel contempo una distribuzione equa
sotto il profilo geografico e delle modalità di trasporto. Per gli Stati
membri ammessi a beneficiare del Fondo di coesione sono stati
accantonati 5,6 miliardi di euro. Durante il processo di selezione è
stato anche valutato il contributo da destinare ad altre azioni
prioritarie della Commissione, quali l'Unione dell'energia e il Mercato
unico digitale.
Il contributo finanziario dell'Ue
è costituito da sovvenzioni intese a coprire tra il 20% e il 50% dei
costi ammissibili, a seconda del tipo di progetto. Per quanto concerne i
progetti presentati nell'ambito del Fondo di coesione, i tassi massimi
di cofinanziamento possono raggiungere l'85% dei costi ammissibili.
Prossime tappe
La
proposta di decisione di finanziamento deve essere ora approvata
formalmente dal comitato di coordinamento del meccanismo per collegare
l'Europa, che si riunirà l'8 luglio 2016, mentre l'adozione della
decisione da parte della Commissione è prevista per la fine di luglio
2016. Successivamente l'Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti
(Inea) redigerà le singole convenzioni di sovvenzione che saranno
firmate dall'Inea stessa e dai beneficiari dei progetti nella seconda
metà del 2016.
Contesto
Nell'ambito
del meccanismo per collegare l'Europa (Cef) saranno resi disponibili
24,05 miliardi di euro provenienti dal bilancio Ue 2014-2020 per
cofinanziare progetti Ten-T negli Stati membri dell'Ue. Di questo
importo, 11,305 miliardi saranno disponibili per progetti negli Stati
membri ammessi a beneficiare del Fondo di coesione. I programmi di
lavoro annuali e pluriennali specificano le varie priorità e l'importo
totale del sostegno finanziario da impegnare per ciascuna priorità in un
determinato anno. Il 2014 è stato il primo anno di programmazione
nell'ambito del Cef. Insieme al Fondo europeo per gli investimenti
strategici (Feis) e ai Fondi strutturali e d'investimento europei (fondi
Sie), il Cef svolge un ruolo rilevante per colmare la carenza di
investimenti in Europa, una delle massime priorità della Commissione.