L'atteggiamento degli armatori nei confronti dei carburanti da fonti alternative sta cambiando, mantenendo però sempre una forte dipendenza dalle navi e dai combustibili fossili, restando inoltre senza chiarezza normative e una politica globale.
Questo è quanto emerge dal Maritime Barometrer Report 2022-2023 pubblicato dall'ICS, un'indagine condotta su larga scala tra i leader marittimi.
Le opinioni degli intervistati sui fattori di decarbonizzazione evidenziano che oggi c'è una maggiore comprensione delle complesse implicazioni della transizione energetica. Mentre i nuovi regolamenti sulla riduzione dei gas a effetto serra hanno continuato a rappresentare la principale preoccupazione per i due anni precedenti. Gli intervistati hanno messo in luce un netto cambio di atteggiamento nei confronti dell'energia eolica e nucleare come fonti di energia praticabili e potenziali.
Il rapporto ha anche evidenziato che i ritardi nelle decisioni dei governi avranno conseguenze per il settore marittimo.
Il commento di Emanuele Grimaldi, presidente della International Chamber of Shipping
"La necessità di una chiara direzione da parte dei nostri regolatori e leader politici traspare dai dati raccolti dai leader marittimi di tutto il mondo per questo rapporto. I ritardi nel processo decisionale dei governi avranno conseguenze di vasta portata per l'industria marittima e scelte chiave per quanto riguarda l'offerta resilienza della catena, misure di riduzione dei gas a effetto determineranno l'evoluzione dell'industria nel prossimo decennio".