Il 9 maggio è stato presentato a Roma il 2° Summit nazionale sull’Economia del mare che si terrà a Gaeta dal 25 al 27 maggio 2023 con l’obiettivo di “contribuire insieme alla costruzione della nuova strategia marittima dell’Italia e imporre finalmente la leadership del nostro Paese nel contesto europeo e mediterraneo” come dichiarato dal Presidente di Assonautica Italiana, Giovanni Acampora.
L’evento come si evince dal comunicato stampa, viene organizzato dalla Camera di Commercio Frosinone Latina, insieme alla sua Azienda Speciale Informare e a OsserMare, in collaborazione con Unioncamere, Assonautica Italiana – l’Associazione Nazionale per lo sviluppo dell’Economia del Mare e Blue Forum, è rappresenta il momento annuale di incontro, unico in Italia, tra tutti gli stakeholder privati e pubblici di tutti i settori che operano per e nell’Economia del Mare. Giunto alla sua XI edizione, è un appuntamento fisso in cui associazioni, istituzioni e imprese dialogano su problematiche varie con obiettivi concreti per riaffermare il nostro ruolo centrale nel Mediterraneo e l’importanza della marittimità come parte vitale della politica marittima italiana.
Certamente al centro del confronto ci saranno vari contributi alla realizzazione del primo Piano del Mare che si spera venga riempito di argomenti, definendo idonee strategie atte a persuadere tutti i rappresentanti del cluster marittimo e le istituzioni in primis sulla importanza del pianeta mare.
“L’Italia ha tutti i numeri per consolidare il suo ruolo di leader nel Mar Mediterraneo” – ha commentato il Ministro per le Politiche del Mare Nello Musumeci – presente all’evento aggiungendo che “Il governo Meloni punta talmente sul Mare, che ha voluto istituire un ministero con compiti, per ora, di coordinamento e programmazione, ma nella prospettiva di realizzare anche funzioni gestionali. Dobbiamo mettere insieme tutti i vari soggetti che concorrono a formare l’economia del Mare”.
Il 2° summit nazionale sulla Economia del Mare sarà una tre giorni intensa di lavori che culmineranno nella stesura, come per il 2022, del Rapporto finale che, senz’altro, delineerà una perfetta sintesi sulla Economia del mare con un quadro di riferimento anche per lo scenario europeo su tutte le componenti che impattano sulla Blue Economy. Come già esposto in vari articoli riportati su questo giornale telematico, non ci stancheremo mai di richiamare l’attenzione delle istituzioni sul fattore umano e le varie criticità che imperversano sulla questione della occupazione marittima e di conseguenza anche sui percorsi formativi dei giovani Ufficiali di coperta e di macchine.
Inoltre continuiamo ad augurarci che venga esaminato e ripristinato l’articolo 123 del Codice della Navigazione relativo ai titoli professionali marittimi, ed in particolare al capitano di lungo corso e capitano di macchina, per ridare la giusta dignità a chi opera in un comparto cosi importante per il nostro Paese. Il tanto auspicato allineamento dell’Italia agli standard internazionali ha evidenziato, come varie volte denunciato, una situazione di confusione perché, senza nulla togliere alla importanza della STCW 78 nella sua versione aggiornata, un conto è un titolo professionale mentre altra cosa è l’abilitazione e la qualifica di bordo.
di Nicola Silenti
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