“È inoltre necessario – ha sottolineato Mattioli – rendere più flessibili i vincoli di nazionalità degli equipaggi imposti dal decreto legislativo 221/2016 (cd. Cociancich) e sostenere economicamente i giovani che vogliono intraprendere le carriere del mare”.

Il presidente di Confitarma Mario Mattioli ha espresso le perplessità e forti preoccupazioni al Tavolo confederale dell’Economia del Mare in Confindustria dove ha dichiarato inoltre:
“urgenza di intervenire sulla strutturale carenza di lavoratori marittimi, sulla semplificazione e sul sostegno alle imprese nel processo di transizione energetica e di decarbonizzazione”.

Al Tavolo hanno preso parte i rappresentanti di tutte le principali categorie industriali dell'economia del mare ed anche il viceministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Vannia Gava, e il viceministro per le Infrastrutture e i Trasporti, Edoardo Rixi, Pasquale Lorusso, Vito Grassi (vicepresidente di Confindustria e presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali e per le Politiche di Coesione Territoriale di Confindustria).

La Confederazione Italiana Armatori chiede che venga rivisitata ed adeguata differentemente la legge Cociancich che impone l’obbligo di imbarcare marittimi comunitari sui collegamenti fra porti italiani (prive di differenze di miglia navigate anche a con di trangolazioni con porti all'estero).