Trentaquattro compagnie di navigazione firmano a Venezia il Venice Blue
Flag 2016, l'accordo annuale che impegna le compagnie da crociera ogni
anno, dal 2007, a ridurre le emissioni di zolfo.
Quest'anno il tenore non dovrà essere superiore allo 0,1 per cento, non solo in ormeggio ma anche durante la navigazione e nelle fasi di manovra nell'area del porto. Limiti al di sotto della normativa italiana (0,5% a partire però dal 2020) ma in linea con l'Emission Control Areas istituito dall'International Maritime Organization e in vigore dal primo gennaio 2015.
«Un risultato importante sotto il profilo della tutela ambientale, della sicurezza, della salvaguardia della città e del suo patrimonio monumentale a cui si è arrivati dopo un lungo lavoro di coordinamento dell'amministrazione comunale e dalla Capitaneria di porto, che hanno sostenuto e promosso il rinnovo del protocollo», ha commentato il comandante della Capitaneria di Porto, Tiberio Piattelli.
Il commissario straordinario del Comune di Venezia, Vittorio Zappalorto,
ha partecipato in mattinata alla sottoscrizione dell'accordo “Venice
Blue Flag 2015”, che fa di Venezia il porto più green del Mediterraneo,
consentendo di abbattere in misura rilevante gli inquinanti emessi
nell'aria dalle navi in transito e all'approdo.
Il Blue Flag
prevede che ogni nave in arrivo a Venezia utilizzi, prima dell'ingresso
in laguna e per tutto il periodo di stazionamento in banchina,
carburanti a basso contenuto di zolfo (0,1%, contro il limite del 3,5%
previsto dalla normativa italiana).
Il documento è stato
sottoscritto, oltre che da Zappalorto, dal presidente dell'Autorità
portuale, Paolo Costa, dal comandante della Capitaneria di Porto di
Venezia, Amm. Tiberio Piattelli, e dai rappresentanti di 35 compagnie
crocieristiche.
Presenti alla sottoscrizione, tra gli altri, i
sub-commissari prefettizi Natalino Manno e Vito Tatò, e il direttore
generale del Comune di Venezia, Marco Agostini.
“Quello che
sottoscriviamo oggi – ha sottolineato il commissario Zappalorto – è un
accordo molto importante, perché consente di abbattere l'inquinamento
prodotto dal transito e dallo stazionamento delle navi. Dal 2007, grazie
allora prefetto Guido Nardone che per primo si adoperò per questo
accordo, il protocollo si rinnova annualmente e, nel tempo, le analisi
dell'aria hanno dimostrato l'importanza di questa buona pratica, che
vede Venezia unico porto del Mediterraneo ad adottare, grazie
all'impegno delle compagnie crocieristiche, questo tipo di carburante .
Mi auguro – ha concluso Zappalorto - che anche nei prossimi anni si
ripeta questa importante iniziativa a tutela dell'ambiente”.