Un nuovo punto di smistamento e controllo che consentirà alle imprese
della filiera agroalimentare sarda di esportare i propri prodotti in
tutto il mondo a costi e tempi competitivi. Con questo obiettivo è
iniziata l’attività sperimentale del Posto di ispezione frontaliero
(Pif) del porto di Cagliari.
Con l’apertura del Pif potranno essere svolti i controlli all’importazione dei prodotti di origine animale destinati al consumo umano “Hc” e dei prodotti di origine animale non destinati al consumo umano, imballati “Nhc” finora svolti in altri porti nazionali o comunitari per le merci destinate all’Isola. Il servizio, autorizzato dal Food Veterinary Office della Commissione europea (Fvo), fa parte della rete italiana e comunitaria, a garanzia della sicurezza alimentare e delle produzioni zootecniche.
“Le prime prenotazioni - spiega Roberto Isidori, commissario straordinario dell’Ap di Cagliari - sono incoraggianti. Sono inoltre state avviate le procedure sperimentali di sdoganamento in mare delle merci (Pre Clearing), grazie a un protocollo di intesa siglato fra la Capitaneria di Porto di Cagliari e la locale Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Con la sua piena operatività quello che fino a ieri sembrava un sogno diventerà realtà: sarà possibile velocizzare i tempi di sdoganamento delle merci che sbarcheranno a Cagliari”.