Collegio Nazionale Capitani

Il Fit for 55 avvantaggerà i porti extra-Ue, secondo i sindacati

Articolo di mercoledì 13 settembre 2023



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Il pacchetto di misure europeo "Fit For 55" adottato il 14 luglio dalla Commissione europea ha suscitato preoccupazione tra i sindacati del settore marittimo italiano. In particolare, il segretario generale e il segretario nazionale di Uiltrasporti, Claudio Tarlazzi e Marco Odone, hanno espresso preoccupazione per il possibile impatto negativo sul sistema portuale italiano e, in generale, sul bacino mediterraneo.

Il pacchetto "Fit For 55" mira a ridurre le emissioni di gas a effetto serra dell'Unione europea del 55% entro il 2030, un obiettivo molto ambizioso rispetto ai precedenti risultati del 20% di riduzione tra il 1990 e il 2020. Queste misure sono state estese anche al settore marittimo attraverso la direttiva Ue 2023/959 adottata a maggio.
Tuttavia, secondo la Filt-Cgil è necessario rivalutare questa direttiva e introdurre misure transitorie in attesa di un regime globale, altrimenti il sistema portuale e marittimo italiano potrebbe essere penalizzato, poiché le compagnie marittime potrebbero preferire porti con meno restrizioni ambientali al di fuori dell'Unione europea. Questo comporterebbe la perdita di competitività e di centralità per i porti italiani, come Gioia Tauro, Cagliari e Taranto, con gravi conseguenze economiche, sociali e occupazionali.
In particolare, i sindacati hanno sollevato preoccupazioni riguardo alla modifica del sistema di tassazione applicato agli armatori di navi superiori a 5 mila tonnellate, che potrebbe spingere le navi a evitare i porti europei di transhipment, come Gioia Tauro, favorendo invece porti al di fuori dell'Unione europea come Tanger Med e Port Said.
I sindacati hanno chiesto al governo italiano di intervenire a livello europeo per modificare questa norma e difendere gli interessi dei porti italiani e dell'occupazione nel settore marittimo nazionale. La loro preoccupazione principale è che, senza un regime globale armonizzato, l'Unione europea rischia di danneggiare i propri porti invece di proteggerli, favorendo hub extra europei e compromettendo la competitività dei porti italiani sul mercato internazionale.

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