L’attuale interscambio commerciale marittimo, che tocca il futuro del Mediterraneo e la sua crescente centralità nella economia del mare, si sviluppa attraverso varie rotte marittime globali che hanno origine dalla Dragon line, la linea che collega senza soluzione di continuità il Mediterraneo alla Cina.
Una linea — come ricordato — puntellata da scali marittimi strategici del calibro di Gioia Tauro, Barcellona, Valencia e l’egiziano Port Said, varco forzato per l’accesso al Canale di Suez e gli scali successivi del mar Rosso e del golfo Persico verso Singapore e la Cina. A partire dal prossimo mese di marzo il servizio Dragon di Msc includerà anche il porto israeliano di Ashdod Hadarom e novità di interesse italiano anche il porto di Napoli potenziando quindi i collegamenti tra il Nord e il Sud Europa.Il potenziamento delle rotte container da parte della MSC continuerà con servizi tra il Mediterraneo, l’India e l’Africa con prolungamento alla Turchia atteso che i noli del trasporto marittimo in questo periodo stanno mostrando un lieve aumento specialmente tra Cina e Europa con preferenza a contratti a lungo termine.
Come è noto nei contenitori si trasportano merci di ogni genere dalla Cina all’ Europa (carico secco), mentre dal Mediterraneo alla Cina si trasporta soprattutto carico refrigerato proveniente per lo più da California (in genere frutta e medicinali) e Sud America (in prevalenza carne bovina e pollame) e la durata dei viaggi risente purtroppo della guerra commerciale tra gli Stati Uniti e la Cina i cui risvolti sul commercio internazionale meriterebbero una trattazione a parte.
Oltre alla già citata Dragon line, le altre linee di trasporto che collegano il Mediterraneo con il continente asiatico sono la Jade line, la Tiger line e Phoenix line, con l’aggiunta delle linee che collegano Cina e Corea con l’Europa del nord ed altre linee cargo che hanno reso il gruppo MSC la prima compagnia di gestione di linee cargo a livello mondiale, avendo il gruppo già superato la danese Maersk nel trasporto container anche se il vettore danese conserva ancora la maggiore capacità in termini di navi di proprietà.
Ricordiamo che la compagnia MSC, orgoglio italiano nel mondo, è stata fondata a Napoli da Gianluigi Aponte nel 1970 e non è solo il primo gruppo mondiale per linee cargo ma è anche il terzo “brand” crocieristico al mondo, dimostrando quanto l’Italia con il suo know how, possa essere protagonista nel mondo attuale. Nel contesto generale emerge con chiarezza l’importanza del trasporto marittimo via container sul cui settore nel 2023 incideranno tre fattori che, secondo gli analisti del Maritime Strategies International (MSI) sono riconducibili alla “crescita commerciale, l’incremento della flotta e gli eventuali problemi derivanti dalla congestione nel trasporto e dalle capacità effettive disponibili”. L’importanza del trasporto marittimo deve creare per l’Italia un ruolo centrale nel Mediterraneo atteso che in questa area il traffico marittimo continua a migliorare e, come al solito, da vecchio marittimo non posso non richiamare i circa 40.000 marittimi impiegati ed una flotta di 1400 navi di cui nessuno parla mai.
Articolo di Nicola Silenti Destra.it