18 DL NEWS 2015 VOL VIII
DL NEWS
Foglio telematico a cura di
Decio Lucano 19 giugno 2015
Diffamazione a mezzo social network
Offendere una persona scrivendo un “ post” sulla sua bacheca di Facebook integra il reato di diffamazione aggravata, esattamente come se l'offesa venisse portata dalle colonne di un giornale. La Prima Sezione Penale della Cassazione (sentenza 24431/15, depositata il 9 giugno ) torna sul tema caldissimo della natura “ penalistica “ dei social network. Questa è la sintesi di un articolo da www.francoabruzzo.it , che rilanciamo volentieri dal nostro Foglio.
Gian Enzo Duci, un “ ragazzo “ con le idee chiare
Gian Enzo Duci leader degli agenti marittimi , imprenditore e docente universitario è un “ ragazzo “ che quando parla nei convegni o viene intervistato esprime idee chiare legate alla realtà dei trasporti marittimi. Ma senza ondeggiamenti tra la politica e il mondo degli affari come altri suoi colleghi che lanciano messaggi o si smentiscono ovvero corteggiano il potente di turno. La sua bella faccia intelligente è il suo biglietto da visita dove è scritto “positivo”.
Vai avanti così Duci, con il nostro affetto.
A proposito del porto di Genova, lo stesso Duci ha chiesto al presidente “volatile” dell' Autorità Portuale di restare fino alla fine del mandato per non creare altre complicazioni ai problemi aeroportuali. E The Medi Telegraph , finalmente, per la firma di Alberto Quarati, il 9 giugno proprio sulla questione delle problematiche insolute del porto (dai terminalisti alle dighe, alle riparazioni navali , ai cantieri, a Renzo Piano che “ dona “ il suo progetto senza far di conto delle spese per realizzarlo), scrive che c'è tanto lavoro da fare ( 10/15 anni per due miliardi almeno, ndr) per rendere efficiente il primo scalo italiano che rischia di essere tagliato presto fuori dai traffici via mare e via terra . I giornalisti dovrebbero ricordarlo ogni giorno. ( DL )
E' mancato Mauro Piattelli
L'ingegner Mauro Piattelli si è spento dopo una lunga malattia il 13 giugno nella sua Viareggio. Aveva 74 anni. Scrivo con molta difficoltà queste righe per testimoniare la scomparsa di un carissimo amico ma anche di una persona di genio , un uomo a tutto campo che era riuscito a superare un grave intervento chirurgico parecchi anni fa ed era ritornato all'insegnamento universitario dove ci siamo rivisti nel corso di un convegno alla Facoltà di Ingegneria Navale a Genova. Posso dire (banalmente) che era un uomo d'azione, sbarcato dopo la laurea in elettrotecnica al Laboratorio di Automazione Navale del Consiglio Nazionale delle Ricerche a Genova diretto dal professor Ezio Volta. Era il 1971 quando ci incontrammo e lui disse: “finalmente sei venuto con la tua rivista nella sede giusta”. Piattelli partecipò alla campagna di ricerca sui sistemi avanzati di automazione navale del CNR a bordo dell'Esquilino ( Lloyd Triestino ) . Dal gennaio 1971 al giugno 1990 è stato il Direttore Tecnico della rivista Tecnologie Trasporti Mare-L'Automazione Navale, campo questo dove aveva una competenza eccezionale. Tra le sue pubblicazioni Appunti di Automazione Navale e Impianti elettrici a bordo delle navi mercantili, ma è stato anche l'ideatore di un Corso di sistemi avanzati di automazione a bordo delle navi dove automazione ed energia si integravano per formare un metodo didattico di apprendimento che era stato molto apprezzato dal Ministero della Marina Mercantile. Docente alla Facolta di Ingegneria , era responsabile del Reparto SERN ( Strumentazione Elettronica per Navi da Ricerca) dell'IAN (Istituto Automazione Navale ) dedicato al Progetto Finalizzato “ Oceanografia e Fondi Marini “ del Consiglio Nazionale delle Ricerche già dal 1974 e proseguito con le navi Bannock, Marsili e D'Ancona . Mauro Piattelli era un ingegnere che sapeva scrivere in maniera classica esemplare e aveva anche una vena artistica dedicandosi alla pittura. Potrei continuare, ma preferisco concludere qui, come una epigrafe dove l'essenziale è scolpito nel tempo e partecipo con grande dolore al lutto dei figli. ( D.L. )
Libri e Riviste
Riceviamo Rivista Italiana della Saldatura , organo ufficiale dell'Istituto Italiano della Saldatura con sede a Genova . E' il numero 3/2015 Anno LXVI , diretta dal Segretario generale IIS , ing Sergio Scanavino che nel suo editoriale ricorda lo scenario genovese con le Giornate Nazionali di Saldatura svoltesi al Porto Antico di Genova con grande successo di esperti, relazioni. Saldatura vuol dire tecnologia avanzata e ricerca per la cantieristica navale, la fabbricazione di veicoli ferroviari, generatori di vapore ed apparechiature per la produzione di energia, ma anche sadatura di material termoplastici e componenti elettronici.
Tecnologia e sicurezza nello sviluppo della saldatura, pensiamo solo alle navi tagliate a pezzi per allungarle o velivoli sempre più sottoposti a stress che rischiano rottture per fatica ( vedi lo studio dell'ing. Michele Murgia sul caso Comet ) , agli impianti offshore. Per concludere: non esiste solo l'Istituto Italiano di Tecnologia a Genova . www.iis.it
°° E' attesa al varo la rivista Guardia Costiera , periodico delle Capitanerie di Porto, rimasto in banchina per qualche tempo e completamente rinnovata nella grafica e nell'impaginazione degli articoli e delle rubriche, mantenendo il contenuto culturale e di attualità con approfondimenti di autorevoli collaboratori.
°° E' appena stata varata invece la rivista TTM Tecnologie Trasporti Mare, maggio-giugno del gruppo Stampa/Secolo XIX/ the MediTelegraph , coordinata in redazione dal giornalista Angelo Marletta.
EFFEMERIDI, IL LIBRO DELLA MARINERIA
E' uscito il Quaderno n.15 del Museo Marinaro Gio Bono Ferrari
Quando il comandante Pro Schiaffino cedette il timone del Museo Marinaro Gio Bono Ferrari di Camogli nel 2008 al comandante Bruno Sacella , il comandante Pro Schiaffino disse : “ Bruno, come già sai sul nostro sito Internet ho da poco iniziato una nuova rubrica che ho chiamato Effemeridi , perchè pensavo di pubblicare uno scritto, una storia, un qualcosa legato al Museo a ogni cambio di stagione , agli equinozi e ai solstizi. Ho scritto le prime due , che ne dici di andare avanti tu ?“ Equinozio di primavera, solstizio d'estate, equinozio d'autunno, solstizio d'inverno... Così la navigazione procedette dal 2008 fino ad oggi. Ogni tre mesi , il neo direttore, abile e orgoglioso del mandato del Direttore emerito, ha messo in luce un documento, sviluppato un argomento, approfondito un tema scoperto nell'archivio del Museo, protagonisti il mare, i bastimenti, gli uomini, la storia. Dal solstizio di inverno, 22 dicembre 2007 al solstizio d'inverno, 23 dicembre 2014, ventinove storie di grande interesse che ci ricordano appunto un percorso storico internazionale, non solo di Camogli, racconti dal vero, una collezione per gli amanti del mare. E' il Quaderno n. 15 edito dal Museo Marinaro. Queste Effemeridi come rivela l'etimologia della parola, scrive Sacella, è “ il libro dove si registrano la posizione dei corpi celesti, libro nel quale si annotano i fatti che accadono giorno per giorno. Ma anche, un volume intitolato Effemeridi Nautiche, edito dall'Istituto Idrografico della Marina, che insieme al sestante erano indivisibili strumenti di navigazione del capitano marittimo dei tempi ormai andati”, ancorchè il sestante non manca sulle navi nel caso che il GPS e le carte elettroniche collegate dovessero andare in tllt.
Il direttore Sacella in queste “ sue “ Effemeridi ha scelto argomenti di grande valenza che compongono un libro di culto per gli episodi descritti con il taglio del giornale di bordo, Eccoli. Il naufragio di Tristan Da Cunha; il Narcissus; Maria e Caterina Avegno; La storia del Museo; I disegni di Gio Bono Ferrari; L'impresa del veliero Fortunato Figari; L'ultimo viaggio della Torrey Canyon; Il sistema delle carature; Il “ Nastro azzurro “,the “ Blue Ribbon; Il calcolo della longitudine; Simone Schiaffino , il capitano alfiere dei “ Mille “; Olterra, una nave da non dimenticare; La crociera dei cento giorni; Garibaldi portava i jeans; Elettra, la nave laboratorio di Marconi; la sfera armillare; Il comandante Giuseppe “Gio” Ferrari; I grandi alcioni del mare: il “ Preussen “; Trattato dell'uso e della fabbrica dell'astrolabio; La nave dei miracoli; Il boccaporto; I “Sea Painters”- I pittori di navi; La società di Mutua Assicurazione Marittima Camogliese ; Il naufragio del brigantino a palo “ Nemesi “; Il brigantino a palo “Gottemberg”; I ritratti conservati nel Museo Marinaro; La nave goletta “Fiducia”; La “ House of refuge at Gilbert's Bar, Il naufragio del brigantino a palo camogliese “ Georges Valentine”; Il comandante Pro Schiaffino.
Questi ventinove argomenti bastano a crearci una piccola ma esauriente biblioteca del mare che forma un humus culturale didattico e storico della marineria, con una forte carica di umanità ma anche del progresso tecnologico e sociale. 164 pagine graficamente curate, immagini e disegni che ci portano nel passato con uomini intraprendenti , navi che parlano , pagine da accarezzare. ( DL )
LOGISTICA
Una macroregione isolata, 28 milioni di abitanti privi di collegamenti con il resto del mondo
Abbiamo ricevuto lo studio dell'imprenditore Bernardo Caprotti sull'inadeguatezza dei servizi aeroportuali in tutto il Nord Italia, che limita la possibilità di essere collegati con le città cruciali per il business, come normalmente avviene in tutti gli altri Paesi. Airbus Global Market Forecast stima nei prossimi anni un aumento straordinario (32mila nuovi velivoli ) di aeromobili per passeggeri e merci. Il tema si innesta nel dibattito tra porti/aeroporti e piattaforme logistiche e interporti . Caprotti ha presentato ufficialmente lo studio in una conferenza al Rotary Club Milano. Ne facciamo una breve sintesi.
Una delle quattro aree più produttive d'Europa ( la Valle Padana e dei suoi 28 milioni di abitanti ) insieme al Baden-Wurttemberg, al South-East UK e all'Ile de France, è priva di collegamenti con il mondo.
Le imprese non sono connesse né con l'Europa ( Ginevra, Stoccarda, Monaco di Baviera, Lione, Nizza...) , né tanto meno , con il resto del mondo ( Sydney, Chicago, Los Angeles, Buenos Aires, Mexico, Mdexico City...)
Secondo Caprotti, Malpensa non potrà mai essere l'aeroporto intercontinentale del fulcro produttivo del Nord Italia , perchè poco accessibile ( anche se ci sono investimenti in proposito, ndr ) , mal concepito e mal disegnato , con spazi parking limitati. E Alitalia ha pagato questa carenza .
E' Brescia il vero baricentro logistico . Il Nord Italia produce 1.200.000 tonnellate di merci/anno da spedire nel mondo, 600.000 partono direttamente via aerea dal Nord Italia, 600.000 tonnellate vanno via camion in Germania per essere spedite via cargo da quell'area. Caprotti fa un'analisi tra Linate dove c'è “fame di slot “ e gli aerei si riempiono, e Malpensa dove i vettori dimagriscono. Poi esamina il piano dell'ex ministro Lupi con il piano aeroporti, 26 scali prioritari e il flop degli aeroporti locali.
(L'aeroporto di Genova è ritornato in questi giorni alla ribalta in commissione Senato, ma noi personalmente stante il tentennamento ormai endemico delle istituzioni della Superba , ci crediamo poco, anche se questo aeroporto con il rilancio delle toccate nel porto ( 3milioni e mezzo di crocieristi) delle megapasseggeri svolge una funzione essenziale, ndr)
Qual è dunque la proposta di Caprotti ? Puntare su Brescia con gli aeroporti di Montichiari e Ghedi e fa un confronto tra le le distanze dalle città più importanti degli aeroporti hub di Londra, New York e Parigi e quelle attorno a Brescia già citate che sono centrali alla Padania e navettabili con Orio e Linate e distanti da meno di un'ora a circa due ore dalle città del Nord , Genova compresa.
(Considerando le aspettative campanilistiche dei porti di mare , la litigiosità continua e gli enormi problemi burocratici e politici che li castigano, noi pensiamo che la strategia delle priorità degli aeroporti non affrontata con decisione pensando alla logistica e alle imprese, come chiede il ministro Delrio per incrementare il legame tra l'alta velocità e gli hub aeroportuali, farà un dolce naufragio) . (DL )
GENOA SHIPPING WEEK
Si arricchisce il programma della Genoa Shipping Week, la settimana di iniziative dedicate allo shippping, organizzata da Assagenti e ClickutilityTeam, che dal 14 al 20 settembre 2015 coinvolgerà vari luoghi della città di Genova e terminerà con lo SHIPBROKERS AND SHIPAGENTS DINNER, la tradizionale cena di gala degli agenti marittimi genovesi di venerdì 18 e la Sailing Regatta di sabato 19. Palazzo San Giorgio assieme alle strutture congressuali dell’Acquariodi Genova, ospiterà conferenze e incontri aperticon gli operatori del cluster marittimo.(www.gsweek.it)Ufficio Stampa Genoa Shipping Week Isabella Rhode Media Promotion- info@isabellarhode.com +39 320 0541543 Lara Tropia – lara.tropia@assagenti.it - +39 349 8795023
Crisi umanitaria e di regole nel Mediterraneo
I salvataggi “ coatti “ di massa dei mercantili
Il 9 giugno all’IMO, nel corso della prima sessione straordinaria del Comitato per la sicurezza marittima in materia di migrazione mista in mare, Italia, Regno Unito e Malta insieme a ICS e BIMCO hanno chiesto una revisione dei regolamenti di soccorso per chiarire il ruolo delle navi nei casi di salvataggi di massa in mare. In particolare è stata sollevata la mancanza di "interpretazione armonizzata" delle norme previste nelle Convenzioni UNCLOS e SOLAS, che obbligano le navi mercantili ad intervenire per dare assistenza anche nei casi –molto frequenti- in cui l’assistenza viene rifiutata dall’unità per la quale si è attivato il procedimento di SAR da parte dei Centri di Coordinamento. È stato sottolineato che, nonostante la risposta da parte dello shipping e la conferma del suo impegno per salvare vite umane in difficoltà, i requisiti previsti dalle due Convenzioni non sono stati concepiti per affrontare l'attuale situazione di salvataggi di massa e vi è il grande timore che l'industria dei trasporti marittimi possa essere vista come un elemento "istituzionalizzato" del processo in cui dovrebbe essere solo “temporaneo". Norvegia e USA hanno invece esortato alla cautela nella revisione della legislazione vigente.
In un messaggio video, Ban Ki-moon, segretario generale dell'ONU ha affermato che lo shipping svolge un ruolo cruciale nel salvataggio di vite umane in mare spesso con costi considerevoli e pericolo per gli stessi equipaggi delle navi mercantili ed ha invitato la comunità internazionale ad individuare soluzioni peruno sviluppo più sicuro e "percorsi migratori regolari".(Da Agenda Confitarma)
Mare Nostrum, Human Sea
In occasione del Day of the seafarer 2015, si è organizzato un convegno di riflessione e sensibilizzazione sul tema dei “recenti” flussi migratori nel Mediterraneo partendo da una prospettiva generalmente poco considerata, quella dei marittimi. Prendendo in considerazione le dinamiche e le problematiche che questo fenomeno crea al mondo mercantile, l’incontro vuole affrontare i diversi aspetti di quanto gli equipaggi si trovano, loro malgrado, ad affrontare oggi nel Mediterraneo. Il Convegno si svolgerà il 25 giugno a Roma presso il Centro Studi Emigrazione ( CSER ) dalle 9 alle 14 . Per info: info@cser.it
Mare Monstrum al Galata Museo del Mare
Venerdì 26 giugno 2015, ore 18, verrà inaugurata la mostra “Mare Monstrum , L'immaginario del mare tra meraviglia e paura” al Galata Museo del Mare di Genova a cura di Franca Acerenza, Federico Boni, Pierangelo Campodonico, Giancarlo Costa, Paola Marelli, Elio Micco, Valeria Salaris. Per l'Associazione Promotori Musei del Mare e della Navigazione interverrà il Presidente Capt. Roberto Giorgi.
NAV 2015 “is ready to start”
The 18thEdition of the International Conference on Ships and Shipping Research is ready to start in the Campus of Lecco Branch of Politecnico of Milano. The conference will be opened on Wednesday, June 24, in the Main Hall of the Campus of Lecco, with the welcome addresses of the Organisations patronising NAV 2015 (Italian Navy, Chamber of Commerce of Lecco, Lecco Smart Land and Universities of Milan and Genoa).
The opening ceremony will continue with the invited speeches delivered by Massimo Debenedetti, Vice President Research and Innovation, Fincantieri, and Alessandro Panaro, Head of Maritime and Mediterranean Economy, SRM, who will address two interesting topics both for innovation in the shipbuilding industry and for the maritime relations in the Mediterranean area.
Along the three day conference, thirteen technical sessions, some of them in two consecutive stages, five workshops and a symposium will run almost contemporarily in the conference rooms of the Campus and will highlight several different topics in the maritime research and industry. The conference will close Friday, June 26, afternoon. You can find details of the complete program on the web address www.atenanazionale.it/Nav
Corso di Progettazione e gestione di navi che usano LNG
Il Prof. Massimo Figari, del DITEN dell’Unversità di Genova, segnala una iniziativa formativa di sicuro interesse nell’immediato e nel prossimo futuro, progettazione e gestione di navi che usano LNG come combustibile e relativi impianti portuali.
L’iniziativa è finanziata dall’Unione Europea e vede tra i suoi promotori l’University of Strathclyde, l’Università di Genova e l’Autorità Portuale di La Spezia. I partecipanti previsti al corso che si svolge tra il 6 e il 10 luglio sono sia studenti sia professionisti del settore marittimo. Non sono richiesti particolari requisiti, solo la comprensione della lingua inglese.
Riteniamo che il corso puo’ essere di interesse per i soci ATENA, e in particolare studenti e professionisti che vogliano approfondire le loro conoscenze sull'utilizzo del LNG come combustibile per impieghi navali.
Gianfranco Damilano segreteria@atenanazionale.it
LETTERE
Un comandante scrittore ci scrive
Apice e declino dei velieri mercantili italiani
Caro Decio, leggo sempre con molto piacere ed interesse le tue notizie. In particolare, sono rimasto affascinato e interessato, da quelle scritte sul foglio n. 17 ( Apice e declino dei velieri mercantili italiani ). La storia dei bastimenti a vela del Bozzo, Mortola ecc. mi hanno ricordato che da studente avevo affittato una camera presso la Sig.a Mary Mortola, vedova Bertolotto a Camogli, in salita (o Via) Bozzo. Aveva una libreria meravigliosa di libri di Astronomia, Navigazione e materie varie inerenti gli studi nautici in quanto lui, il Bertolotto, o il Mortola, (suo parente) era stato preside e professore di materie Nautiche presso il Nautico di Camogli negli anni dal 1890 a non so quando. Mio compagno di scuola era al Nautico di Camogli un certo Bozzo, figlio degli armatori che si diplomò con me nel 1950, del quale, non ho saputo più nulla.
Inoltre hai parlato di Cristoforo Colombo del quale ho scritto anch'io qualcosa nel mio libro Dalla finestra sul Mare, pertanto mi ha interessato molto.
Purtroppo mi dispiace che dal Nautico siano “scomparsi i Capitani”. Comunque mi congratulo per la tua costanza nello scrivere i tuoi Fogli. Hai una grande forza di volontà. Ti saluto caramente e attendo le prossime News.
Aldo Mascolo
E' la Empire State VI della New York Maritime College
E' arrivata una nave carica di... allievi ufficiali
La nave scuola Empire State VI ( 14.000 tsl , 1962 ) della New York Maritime College e'arrivata a La Spezia domenica 7 giugno e ormeggiata nei moli della Marina Militare.
A bordo, tra i 120 Cadetti, c'e' Michael Pino, ultimo anno del N.Y. College e ultima Crociera.
Suo padre, Roy, e' stato il promotore del consiglio universitario per scegliere la Spezia tra i porti che la nave tocchera' durante la crociera estiva : New York, Baltimore,Philadelphia,(Roy Pilot), Charleston, La Spezia, Belfast, Splitiz,Gibilterra,New York.
Durante la visita di La Spezia si sono svolti incontri con autorita' civili e militari, partite di basket ball, visita allievi Istituto Nautico, ricevimento Ambasciatore americano con visita al fiume Magra ove 70 anni fa' ha tentato uno sbarco notturno un gruppo di giovani marines. Una corona a loro memoria è stata lanciata alle bocche del fiume da uno dei 120 cadetti.
La nave ritornera' a La Spezia nelle future crociere .
( Nota pervenuta dal comandante Flavio Serafini , autore del volume sulla storia del Patria, nave scuola italiana anni '30 e fecondo scrittore di storia marinara,, direttore del Museo Marinaro Internazionale di Imperia )
La crisi rilancia i marittimi croati
Figuriamoci! La nave scuola americana costruita nel 1962! Chissà quanto amianto! Qui da noi troverebbe decine di detrattori. Chissà quanto costerebbe muoverla. Chissà chi pagherebbe? Con la spending revew? A Trieste: no se pol! neanche se gliela regalassero. Hanno tentato con la Vittorio Veneto. Neanche la d’Ancona (del ITS ex Nautico) muovono, anche se l’ing. Marega che l’ha rimessa a nuovo, si lacera le vesti ed aveva trovato i finanziatori per una breve crociera (come istruttore volontario) a Venezia invitato da non so che Accademia di grande prestigio. Ora giura che se non lo pagano la giusta consulenza non muoverà più un dito. E’ un vero tecnico, quelli di una volta che lavora anche per il sincrotrone di Trieste Padriciano.
Comunque inoltra la notizia della nave scuola americana. “Urlerò” le foto ai 4 venti! Ma sarànno solo parlare parole. Se non avessi la fede a sostenermi avrei già mollato. Ed anche la fede vacilla in presenza della scienza. Non sono neanche sicura che le mie mailing list vengano inoltrate.
Ho davanti un articolo che vorei scannerizzare ma non ho tempo. Il titolo è La crisi rilancia i marittimi croati. Nel paese sono 24.000. (su 4 milioni di cittadini) A Spalato rilasciato il 500% di libretti di navigazione (nel 2010, 1921 libretti) in più rispetto a cinque anni prima. Comandanti e ufficiali lavorano spesso per armatori esteri. Dagli stipendi in Istria, Quarnero e Dalmazia almeno 800 milioni di euro all’anno. Al nostro governo fanno schifo tanto è vero che senza lo schifo delle ore di allineamento che lasciano il tempo che trovano non ci si imbarca. E figuriamoci quanta importanza viene data alla sicurezza ed al rispetto del mare!!!!! Ma i croati e sloveni hanno ancora il Ministero del mare! Noi non sappiamo neppure ancora di che morte moriremo: di Isis? libico, nordafricano, iracheno, siriano, russo? Non è difficile vista la vicinanza con la Turchia dalla quale passa tutto: armi, petrolio, jhadisti, droga, e machete per decapitarci in quanto cristiani. Ecco Decio, e chi vuol capire capisca! Ad Amburgo stanno per aprire l’Università della logistica. “La buona scuola” ci insegna appena oggi come sono morti i nostri eroi patrioti del 1800 ed i bambini cantano l’inno a Mameli corretto e riveduto: “Siam pronti alla vita”. Ecco! Ad Amburgo la sede operativa, in Svizzera quella amministrativa. Ecco come si fa il gioco delle tre carte. Ecco come il TLT ( territorio libero Trieste ) può servire, con una moneta a due velocità. Una per vendere ed una per comprare.
Lucilla Cechet
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FLORENCIA, NORME VOLONTARIE PER LA SICUREZZA DEI
TRAGHETTI CON RINA SERVICES
Napoli. La sicurezza dei passeggeri a bordo è da sempre una priorità assoluta per Grimaldi Lines. Per questo motivo, la Compagnia ha deciso di adottare un nuovo pacchetto di norme volontarie per la sicurezza dei traghetti, ideato da RINA Services.
Lo schema del pacchetto include tutti gli aspetti fondamentali della sicurezza a bordo delle navi passeggeri: valutazione e riduzione del rischio d’incendio, gestione della manutenzione, monitoraggio delle condizioni di funzionamento, gestione dei rischi batteriologici, riduzione dei rischi legati all’avaria di ogni singolo componente. È prevista inoltre un’attenta e puntuale formazione per il personale di bordo e di terra, in considerazione della centralità del fattore umano nella prevenzione del rischio e nella gestione delle situazioni di emergenza.
La m/nave Florencia, entrata a far parte della flotta Grimaldi Lines nel 2004, sarà la prima unità italiana ad utilizzare il nuovo pacchetto di norme.
La Florencia è un’unità ro/pax di nuova concezione in grado di trasportare fino a 954 passeggeri, 160 auto e 2,250 metri lineari di carico rotabile. Dispone di 96 cabine, interne ed esterne e tutte con servizi privati, 199 poltrone, salone centrale con bar, ristorante self-service, sala gioco per bambini, casinò. Può viaggiare ad una velocità di 23,5 nodi ed attualmente è utilizzata dalla Compagnia sulla rotta Savona-Barcellona, con frequenza trisettimanale.
Conclusa l’ottava edizione
Premio giornalistico Mare Nostrum Awards
Si è tenuta lunedì sera presso il Marriott Grand Hotel Flora di Roma la cerimonia di premiazione dei vincitori dell'VIII edizione del Premio Giornalistico Internazionale Mare Nostrum Awards, bandito dalla rivista Grimaldi Magazine Mare Nostrum.
La cerimonia è stata presentata dal conduttore Massimo Giletti ed ha visto la partecipazione di personalità del mondo istituzionale e dell'informazione. Tra questi, il Direttore Generale per la vigilanza sulle Autorità portuali, le infrastrutture portuali ed il trasporto marittimo e per via d’acqua interne del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Enrico Maria Pujia; il Presidente e Amministratore Delegato di Rete Autostrade Mediterranee Antonio Cancian; il presidente nazionale dell'Ordine dei Giornalisti Enzo Iacopino; il Presidente dell’Associazione Stampa Estera in Italia Tobias Piller; il Direttore dell’ Ufficio Spagnolo del Turismo di Roma Carlos Hernandez. I numerosi ospiti sono stati accolti dall'armatore Emanuele Grimaldi e dai figli Guido ed Eugenio.
I premi, per un totale di Euro 50.000, sono stati assegnati a:
- Piero Ottone per l’articolo “Un lupo di mare e la sua prima volta (su un condominio galleggiante)” pubblicato sul settimanale “Il Venerdì di Repubblica”;
- Cesar Urrutia per l’articolo “El mar, la autopista sin límites” pubblicato sul quotidiano spagnolo “El Mundo”;
- Carlo Alessandro Argenzio e Giuseppe Speranza per il video “Roma-Barcellona” proiettato nella sala cinematografica “Giancarlo Siani” di Marano, Napoli;
- Alessandro Sansoni per l’articolo “Cosa manca all’Italia per essere una potenza mediterranea” pubblicato su “limesonline.it”;
- Rossend Domenech per l’articolo “Autopistas en el mar” pubblicato sul quotidiano spagnolo “El Periódico”.
La giuria internazionale del Premio, presieduta dallo scrittore e documentarista Folco Quilici, è composta da personalità del mondo della cultura e del giornalismo. La IX edizione del Premio Mare Nostrum Awards sarà lanciata a settembre 2015 e si concluderà ad aprile 2016. Il relativo bando sarà visionabile -a partire dal prossimo settembre- nelle sedi degli Ordini regionali dei giornalisti e sui siti www.grimaldi.napoli.it e www.grimaldi-lines.com.
Il Premio giornalistico Mare Nostrum Awards promuove la valorizzazione e lo sviluppo delle Autostrade del mare dal punto di vista economico, sociale, turistico ed ambientale. Al Concorso sono ammessi servizi giornalistici, documentari, servizi televisivi e radiofonici, reportage fotografici e inchieste presentate da autori residenti in Italia, Spagna, Grecia, Tunisia e Marocco.
Per informazioni: Mare Nostrum Awards Vita Wembagher tel. 081 496440 wembagher.vitachiara@grimaldi.napoli.it
Easycom Celeste Di Sabato tel. 010 5956334 - celeste.disabato@easycomonline.it
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Viaggio nell’Archivio delle Indie – Siviglia
Juan de la Cosa
(segue da D.L. News 17 – 2015)
Viaggi con Cristoforo Colombo alle Indie - Secondo viaggio
Juan de la Cosa partecipò pure al secondo viaggio di Cristoforo Colombo (1493-1496) e si presume debba essere stato uno dei cartografi della spedizione. Senza dubbio, secondo una tabella di retribuzioni dell’equipaggio del 1497, scoperta da Monserrat Leon Guerrero nel 1998, Juan de la Cosa si sarebbe arruolato come semplice marinaio sulla nave Colina con una paga di 1000 Maravedis al mese.
Si conosce pure che Juan de la Cosa prese parte all’esplorazione delle coste di Cuba e che fu uno dei firmatari del giuramento col quale Colombo obbligò i membri del suo equipaggio a dichiarare che Cuba non era un’isola. In questo documento datato giugno 1494, Juan de la Cosa figura come marinaio della caravella Nina, anche se potrebbe essere uno dei “maestros de cartas de marear” (ovvero uno dei cartografi) citati nel testo. Alcuni documenti del secondo viaggio di Colombo menzionavano un marinaio chiamato Juan Vizcaino, che alcuni storici avevano confuso con Juan de la Cosa. Il ritrovamento della tabella delle paghe del 1497 dimostrò che, in realtà, a questa spedizione presero parte due persone chiamate Juan Vizcaino e pure Juan de la Cosa, e pertanto si trattava di tre persone diverse.
Terzo viaggio?
La maggioranza degli storici sono del parere che Juan de la Cosa non abbia partecipato al terzo viaggio di Colombo alle Indie ( 1498-1500). Senza dubbio Bartolomé de las Casas scrisse che Juan de la Cosa, in quel tempo, era “ il miglior Piloto di quei mari” per aver partecipato a tutti i viaggi che aveva fatto l’Ammiraglio Cristoforo Colombo, per cui si dovrebbe includere pure il terzo viaggio. Si conserva pure una dichiarazione di un testimone de” los Pleitos Colombinos” che afferma di aver visto Juan de la Cosa con Colombo quando venne scoperta “ Paria”, che si suppone sia avvenuta durante il terzo viaggio. Perciò lo storico Jesus Varela Marcos crede che Juan de la Cosa partecipò al terzo viaggio di Colombo.
(ricerche e traduzione dallo spagnolo di Ugo Dodero)
( segue nel prossimo D.L. News)
LE NOTE DI CARLA MANGINI
CAIO GIULIO CESARE ( “De Bello Gallico” libro terzo capitolo XIII)
I VENETI
Giulio Cesare, sta progettando di invadere la Britannia. Confronta le navi romane con le navi dei Veneti, di quei Veneti che occupavano un territorio a nord della Gallia, pressappoco l’odierna Bretagna.
I Veneti erano abilissimi costruttori di navi, eccellenti coltivatori, abili commercianti e bravi allevatori di cavalli. (E soprattutto acerrimi nemici dei Romani, che li sconfissero, come abbiamo già visto, attirandoli in mare aperto dove la struttura delle loro imbarcazioni non si adattava al combattimento).
“Le navi dei Veneti erano costruite ed armate in questo modo: le carene erano alquanto più piatte di quelle delle nostre navi, in modo che si potesse più facilmente navigare in acque basse o durante la bassa marea; prore e poppe erano rialzate adatte ad affrontare le grandi ondate delle tempeste; …le navi erano tutte costruite in legno di quercia in grado di resistere ai colpi più violenti; le ancore erano legate con catene, per le vele c‘erano pelli sottilmente conciate, sia perché c’era scarsità di lino o perché non ne conoscevano l’uso, e questo forse è il vero motivo, perché pensavano che le vele comunque non potessero reggere facilmente le frequenti tempeste dell’oceano, né il frequente impeto dei venti, né il peso delle stesse navi …
In confronto con le loro navi, la nostra flotta aveva il vantaggio della velocità e della forza dei rematori, mentre le altre si adattavano meglio alla natura dei luoghi e alla violenza delle tempeste. Per giunta, se si fosse levato un vento più forte e se vi si fossero abbandonate, avrebbero sopportato meglio il furore della tempesta, più facile poteva essere per loro ripararsi in punti meno profondi, dove non potevano temere scogli o fondali bassi al ritirarsi della marea. Le nostre navi non avrebbero potuto salvarsi trovandosi in mezzo a tali difficoltà.”
F I N E