Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha recentemente firmato un ordine esecutivo per potenziare la sicurezza informatica nei porti, dando alla Guardia Costiera maggiori poteri. Questa mossa è stata motivata dal timore che le gru portuali costruite in Cina possano essere compromesse da dispositivi spia o vulnerabili agli attacchi informatici.

Anne Neuberger, vice consigliere per la sicurezza nazionale per le tecnologie informatiche ed emergenti, ha sottolineato che le gru portuali, utilizzate per movimentare grandi container nei porti, potrebbero causare seri problemi se soggette a attacchi informatici o se gestite da attori ostili. Dato che la maggior parte delle gru portuali negli Stati Uniti proviene dalla Cina, con software cinese integrato, Biden ha destinato 20 miliardi di dollari per sostituirle con gru prodotte da una filiale statunitense di un'azienda giapponese, Mitsui. Questo fa parte di un piano più ampio per ridurre la dipendenza degli Stati Uniti da attrezzature critiche di origine straniera.

La Paceco Corporation, filiale statunitense di Mitsui Engineering & Shipbuilding Co., è stata identificata come parte chiave di questo sforzo, pianificando l'acquisizione di una fabbrica americana per produrre gru portuali sul suolo nazionale e collaborare con altre aziende per riportare la produzione di gru portuali negli Stati Uniti dopo tre decenni.

Inoltre, l'ordine esecutivo conferisce alla Guardia Costiera l'autorità di rispondere alle minacce alla sicurezza del sistema di trasporto marittimo nazionale, inclusa la possibilità di intervenire sui sistemi informatici delle navi e delle strutture costiere che potrebbero essere vulnerabili agli attacchi informatici. La Guardia Costiera avrà anche il potere di ispezionare e controllare il movimento di navi sospette di costituire una minaccia informatica per le infrastrutture marittime statunitensi.